Nella categoria della moto classiche fino a 400 cc, la proposta Kawasaki per contrastare sul suolo giapponese la Honda CB 400 SS e la Yamaha SR 400, è denominata W 400. Questa moto non è nuova per noi, dato che è stata importata in Italia nella cilindrata di 650 cc dal 1999 al 2005 senza riscuotere un grande successo. In Giappone, attualmente, questa moto viene venduta in entrambe le cilindrate.
La versione di 400 cc, nel suo segmento di mercato, è la più sofisticata tecnicamente. Il propulsore, rispetto alle altre due avversarie già citate, è un bicilindrico parallelo con comando distribuzione a coppie coniche, manovellismo a 360°, 4 valvole per cilindro e alimentazione a carburatori, esattamente come la versione importata in Italia. Lo stile della moto è volutamente classico e ricorda per certi versi quello delle Triumph Bonneville degli anni '60 che tanto successo hanno riscosso in tutto il mondo.
I soffietti sugli steli della forcella, gli scarichi a bottiglia, il freno posteriore a tamburo, e il parafango anteriore in alluminio contribuiscono a rendere "vintage" questa bicilindrica che per il 2008 viene proposta in tre colorazioni, tutte abbastanza sobrie. L'anno scorso era presente in gamma, un verde metallizzato, a mio avviso davvero molto azzeccato (ultima foto sotto) che purtroppo quest'anno non è presente.
Come ho già detto prima, nella versione di 650 cc, questa moto non ha riscosso molto successo in Italia, sia per l'arrivo della Triumph Bonneville agli inizi del 2000, e sia perchè poco supportata dalla casa.
A mio avviso, incrementando di poco la cilindrata e proponendo diversi allestimenti (ad esempio cafè racer, scrambler e dirt track) la bicilindrica di Akashi potrebbe avere ben altro apprezzamento in un mercato ormai maturo per questo tipo di proposte.
Francè
La versione di 400 cc, nel suo segmento di mercato, è la più sofisticata tecnicamente. Il propulsore, rispetto alle altre due avversarie già citate, è un bicilindrico parallelo con comando distribuzione a coppie coniche, manovellismo a 360°, 4 valvole per cilindro e alimentazione a carburatori, esattamente come la versione importata in Italia. Lo stile della moto è volutamente classico e ricorda per certi versi quello delle Triumph Bonneville degli anni '60 che tanto successo hanno riscosso in tutto il mondo.
I soffietti sugli steli della forcella, gli scarichi a bottiglia, il freno posteriore a tamburo, e il parafango anteriore in alluminio contribuiscono a rendere "vintage" questa bicilindrica che per il 2008 viene proposta in tre colorazioni, tutte abbastanza sobrie. L'anno scorso era presente in gamma, un verde metallizzato, a mio avviso davvero molto azzeccato (ultima foto sotto) che purtroppo quest'anno non è presente.
Come ho già detto prima, nella versione di 650 cc, questa moto non ha riscosso molto successo in Italia, sia per l'arrivo della Triumph Bonneville agli inizi del 2000, e sia perchè poco supportata dalla casa.
A mio avviso, incrementando di poco la cilindrata e proponendo diversi allestimenti (ad esempio cafè racer, scrambler e dirt track) la bicilindrica di Akashi potrebbe avere ben altro apprezzamento in un mercato ormai maturo per questo tipo di proposte.
Francè
Kawasaki W 400 2007:
Foto: Kawasaki Japan
Da Racing Cafè del 30/7/2008
la moto dei miei sogni...
RispondiEliminasai mica se è euro 3?
Se uno la compra in Francia e poi la usa in italia credi che avrà problemi poi a trovare i pezzi di ricambio?
grazie
Massimo
Ciao Massimo. Ci sono i carburatori su quella moto..escludo che sia euro3.
RispondiEliminaIn Francia non dovresti trovarla nemmeno perchè è solo dedicata al mercato nipponico. Il problema pezzi di ricambio non dovrebbe essere tale: la moto ha molta componentistica comune alla W650 di qualche anno fa.
Il vero problema è trovarla...