mercoledì 24 novembre 2010

Bimota Delirio DB6C 1080 by Moto Corse

La Bimota (il cui nome deriva dall'unione delle prime due lettere dei cognomi dei tre fondatori, BIanchi, MOrri e TAmburini) nasce nel 1966 come azienda nel settore degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Qualche anno più tardi il progettista Massimo Tamburini, indirizza la società verso la produzione di componenti speciali per motociclette e nel 1973 l'azienda inizia l'attività nel campo motociclistico.
Ad eccezione della bicilindrica due tempi denominata 500V-due, la Bimota ha sempre utilizzato propulsori provenienti dai più disparati costruttori quali Honda, Suzuki, Kawasaki, Yamaha e Ducati, abbinati a ciclistiche realizzate in proprio, vero fiore all'occhiello di questa Casa motociclistica con sede a Rimini.
Moltissime sono le motociclette che hanno caratterizzato la storia di questo marchio italiano (che ha anche partecipato al mondiale Superbike in tempi diversi), ancora oggi quotatissime e ricercate. Dopo ripetuti problemi economici che hanno portato l'azienda al fallimento, nel 2003 una nuova società ha "riavviato" la Bimota con importanti investimenti presentando al pubblico la DB5, sportiva stradale che ha sancito definitivamente il ritorno della casa riminese nel panorama motociclistico internazionale.
La qualità e la cura costruttiva delle Bimota è sempre stata altissima, e sinceramente il termine Atelier per questa fabbrica lo trovo più appropriato.

Scovare special su base Bimota è alquanto difficile, dato che le moto già nel momento in cui escono dalla fabbrica sono difficilmente migliorabili. La Moto Corse, azienda italo-giapponese che da tempo segue Bimota e anche altri marchi italiani sul suolo nipponico, ha approntato questa DB6 Delirio, che appare regolarmente come modello in vendita nel loro sito web.
Questa bicilindrica raccoglie moltissime parti speciali realizzate dalla Moto Corse, tra cui spiccano le pedane, la particolare viteria in titanio e soprattutto gli splendidi terminali in alluminio che donano una diversa fisionomia alla moto, ora decisamente più intonata allo stile corsaiolo e "cattivo" della naked riminese.
Altre parti speciali, come ad esempio i freni a disco Alth, vengono installati su quasi tutte le special prodotte dalla Moto Corse in quanto essi sono distributori ufficiali sul suolo giapponese di questi prodotti.

Il motore della DB6 è il bicilindrico Ducati due valvole di 1000 cc, che è stato modificato con un kit di potenziamento che ha portato la cilindrata alla soglia dei 1080 cc. Il propulsore è stato arricchito con l'installazione di scarichi prodotti dalla stessa Moto Corse e denominati Evoluzione. I cerchi sono dell'italiana Marchesini. Completano le eccezionali rifiniture anche la splendida sella ricamata e la nuova livrea, che riprende i colori storici Bimota.
Data l'elevata fattura dei prodotti Moto Corse e la loro "armonia" con il resto della moto, a mio avviso la Bimota potrebbe approntare una edizione limitata di questa DB6, rendendo ancora più esclusivo e raffinato il suo prodotto.

Francè

PS: non vedo l'ora che la Moto Corse metta le mani sulla DB7!














Foto: Moto Corse Japan

Da Racing Cafè del 18/11/2008

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